Penso:

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Certe volte mi chiedo: ma agli altri, che gliene frega di quello che scrivo? E poi ripenso: non scrivo per gli altri, scrivo per me. E molto spesso mi deludo, perché il mio più grande sogno è diventare scrittrice, ma non ci metto mai davvero, e non so dirmi il perché, se sia più grande la mia incostanza o la mia paura. Penso anche a tutti coloro che hanno un sogno nel cassetto, a tutti quelli che lo hanno raggiunto, a tutti quelli che non lo raggiungeranno mai, e alle differenze che intercorrono tra i tre.

 I primi penso siano coraggiosi, da un lato, per avere ancora dei sogni in un mondo diventato ormai così cinico; ma anche un po’ timorosi, di quello che effettivamente potrebbero diventare, di quello che la gente potrebbe dire se ci provassero davvero. I secondi sono solo da ammirare e un po’ da invidiare: la tenacia, la costanza, le idee chiare (e probabilmente una buona dose di fortuna) gli hanno permesso di realizzare quello che volevano. I terzi invece sono codardi, perché passano il tempo solo a sognare invece di concretizzare quello che vorrebbero dalla vita.

E io ho una paura fottuta di passare dalla prima alla terza categoria. Cosa, cosa mi manca? Cosa mi frena dal provarci davvero?? Qualcuno ha una ricetta magica per vincere l’ignavia che ogni tanto mi prende???

Una risposta »

  1. … il trucco è non avere paura di passare dalla prima alla terza categoria ma puntare ad essere quello che passa dalla prima alla seconda categoria…

    Tanto se c’è qualcosa che deve andare male e puoi farci qualcosa non ha senso preoccuparti… e se qualcosa deve andare male e non puoi farci niente non ha senso preoccuparti nemmeno in quel caso… QUINDI che ti preoccupi a fare ValeVale???

    Le botte di culo arrivano… prima o poi… e se non arrivano almeno hai il gusto della sfida (una vita piatta è triste e noiosa… meglio una vita sfidante :-p )

    Baciotti!
    Giò

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